martedì 22 giugno 2010

COSA SONO LE ZECCHE "UTILE DA SAPERE "

COSA SONO LE ZECCHE

Ematofagi
Le zecche sono parassiti che utilizzano un piatto unico: il sangue.


Parassiti di mammiferi-uccelli

In natura esistono centinaia di tipi di zecche che si nutrono di sangue di mammiferi e di uccelli. Fra i mammiferi che vengono colpiti dall’infestazione da zecche ricordiamo i bovini, gli equini, gli ovi-caprini, i suini, gli animali selvatici, i cani e i gatti.


Parassita dell'uomo (zecca del cane)

La zecca che talvolta colpisce l’uomo, creando seri problemi, è quella che comunemente attacca il cane (ospite d’elezione) e che in termini scientifici  viene chiamata “Rhipicephalus Sanguineus”.
 
 

DOVE SI TROVANO LE ZECCHE

Autunno-Inverno
Nelle stagioni fredde le zecche vivono in una forma di letargo tenendosi protette dalle avversità climatiche sotto la vegetazione o sotto le pietre. Esse si possono interrare fino ad una profondità di 10 cm.

Zone rurali

In campagna le zecche rimangono nascoste nei cespugli e nei fili d’erba fresca o secca, in attesa del passaggio dell’ospite su cui aggrapparsi.

Aree urbane

Le zecche tendono a colonizzare anche nei centri abitati dove in inverno rimangono protette dalle avversità atmosferiche nelle crepe e nelle fessure dei muri e delle strade. Nelle stagioni favorevoli per il loro sviluppo, si muovono lungo i muri, i marciapiedi e le strade, alla ricerca dei cani, dei gatti e, eventualmente, dell’uomo.

Peli animali-cute

E’ sufficiente che l’ospite sfiori la zecca che questa, grazie a speciali ventose, si porta sui suoi peli, sulla cute o, nel caso dell’uomo, sugli abiti. Da questo momento il parassita inizia la ricerca del sito di cute dove poter infiggere la testa (rostro).
 
 

QUANDO SI SVILUPPANO LE ZECCHE

Primavera-Estate
Con l’inizio della bella stagione le zecche abbandonano lo stato di letargo e vanno alla ricerca di un pasto di sangue, attratte dalla anidride carbonica, dal calore corporeo e dalle vibrazioni provocate dal movimento degli ospiti. Per la germinazione delle uova la temperatura ambientale ottimale si aggira intorno a 15 – 20 °C.


CICLO EVOLUTIVO DELLE ZECCHE

Zecca femmina
Dopo l’accoppiamento ed un completo pasto di sangue, la femmina produce tantissime uova che vengono emesse avvolte da una sostanza particolare che le tiene unite ed allo stesso tempo le protegge dalla avversità ambientali, in particolare dalla disidratazione.


Attesa dell'ospite

Le larve delle zecche sentono da subito la necessità di effettuare il pasto di sangue. Si portano preferenzialmente sugli steli dell’erba in attesa del passaggio dell’animale, o si spostano attratte dagli stimoli fisici e chimici prodotti dagli ospiti.

Organo di Haller

Nel primo paio di zampe della zecca di trova l’organo di Haller, altamente sensitivo e capace di percepire gli stimoli fisici e meccanici (calore emesso dal corpo dell’ospite e qualsiasi vibrazioni provocate dal movimento dell’animale). L’organo di Haller è in grado di rilevare anche gli stimoli chimici come l’anidride carbonica.

 

PERICOLOSITA’ DELLE ZECCHE

Azione traumatica
La zecca, per poter prelevare il sangue, deve infiggere la propria testa (rostro) nel sottocute dell’ospite. Con la prima coppia di arti foggiata a mo’ di forbice, il parassita incide la pelle senza provocare dolore nell’animale perché  nella saliva è presente una sostanza a forte azione anestetica. Il rostro viene fissato saldamente ai lembi della ferita, grazie ad una sostanza cementante, sempre presente nella saliva della zecca.


Azione anemizzante

Una volta che si è ben ancorata nella cute dell’ospite, il parassita inizia il pasto. Il prelievo di sangue viene facilitato da una sostanza ad azione emorragica secreta dall’acaro con la saliva. La zecca, a differenza della zanzara, non spreca energia per aspirare il sangue: sfrutta l’onda elastica derivante dall’attività cardiocircolatoria dell’animale ospite.
La zecca trattiene la parte corpuscolata del sangue e rigurgita la parte liquida. Questo significa che una zecca, prelevando la parte secca del sangue, acquisisce una grande quantità di materiale ematico pari a 3 – 4 volte il proprio peso a digiuno. Nel caso in cui l’animale ospite viene interessato da un certo numero di zecche, va pericolosamente incontro ad uno stato di anemia.


Azione allergizzante

Alcuni ospiti, compreso l’uomo, possono reagire in forma esuberante di fronte al contatto con la saliva della zecca ed andare incontro ad uno stato allergico, con esito talvolta letale quando si perviene allo shock anafilattico.

Azione neurotossica

La zecca, sempre tramite la saliva, può inoculare delle sostanze lesive del sistema nervoso dell’ospite, provocando così dei fatti di paresi e paralisi. L’azione neurotossica è facilitata dal fatto che la zecca preferisce localizzarsi nei siti anatomici che, oltre a essere riccamente vascolarizzati, sono allo stesso tempo abbondantemente innervati per cui la lesione nervosa assume una rapida diffusione ascendente.


 Azione vettoriale di malattiele di malattie

Nel caso in cui l’animale ospite sia un portatore di patologie, le zecche, con il prelievo di sangue, assumono gli agenti di tali malattie, i quali vengono inoculati ad un altro animale dalla stessa zecca, oppure, tramite l’ovaio,    passano  alle nuove generazioni di zecche. In Sardegna, una delle più frequenti malattie che la zecca del cane trasmette all’uomo è la Rickettsiosi, malattia che può portare a morte una persona se la terapia specifica non viene fatta ,oppure, se viene praticata tardivamente.
 
 

PREVENZIONE E LOTTA ANTIPARASSITARIA 


Zone incolte - Aree agricole
 
Ogni anno i Sindaci emettono le ordinanze che impongono ai proprietari di terreni prospicienti le strade pubbliche di effettuare la pulizia dalle sterpaglie. Tutto ciò si rende necessario, oltre che per prevenire gli incendi, anche per creare alle zecche un habitat sfavorevole e allo stesso tempo per facilitare un’eventuale  disinfestazione.

Centri urbani

Gli enti preposti alla prevenzione delle infestazioni da zecche, ogni anno devono mettere in campo tutte quelle azioni atte a mantenere in ordine e pulite le aree pubbliche destinate ai giuochi dei bambini (parco giuochi, giardini ed aiuole). L’habitat ideale per lo sviluppo dei parassiti nei centri abitati si crea, in particolare, nelle aree urbane degradate o fatte oggetto di discariche, le quali costituiscono un punto di attrazione degli animali randagi, con conseguente diffusione delle zecche.

Aziende zootecniche

Negli allevamenti zootecnici è facile trovare dei cani tenuti permanentemente alla catena. L’area su cui l’animale può muoversi costituisce un vivaio di zecche nei vari stadi evolutivi (forme adulte, larve e uova). Questo deve essere il sito obbligato dell’intervento di disinfestazione.

Cani da guardia, da caccia, d’affezione

Tutte le aree destinate ai cani urbani (giardini e canili) costituiscono un potenziale sito di moltiplicazione e diffusione delle zecche se non ci si attiva a tenere l’ambiente pulito e se, periodicamente, non si fanno le disinfestazioni.

Prevenzione e controllo randagismo

Esistono delle leggi nazionali e regionali che prevedono la costruzione di canili ed il servizio di accalappiacani. Ciononostante la situazione del randagismo è affidata quasi completamente alle iniziative del volontariato, per cui l’animale randagio costituisce ancora una mina vagante per varie malattie infettive, comprese quelle trasmesse tramite la puntura delle zecche.
 
 

CURARSI DEL PROPRIO CANE

 Antiparassitari sul cane
Con l’inizio della primavera, quando le condizioni climatiche si stabilizzano su valori favorevoli al risveglio delle zecche e alla germinazione delle uova è  bene applicare al cane il collare antizecche il quale, al contatto del caldo umido della regione del collo dell’animale, libera una sostanza antiparassitaria.
In commercio esistono degli antiparassitari che possono essere usati per applicazione spray oppure mediante una soluzione che viene distribuita lungo la schiena dell’animale. Tutti questi prodotti tendono a sciogliersi nel grasso dei peli e della pelle, e si estendono a tutto il corpo dell’animale.

 Disinfestazione cuccia, canile, ambienti frequentati dai cani

Le zecche tendono a riprodursi attivamente nelle aree dove sono presenti i cani in quanto hanno così l’opportunità di avere una alimentazione ottimale. Questi ambienti sono pertanto dei punti fondamentali dove concentrare l’azione di disinfestazione. Oltre all’uso di prodotti chimici è consigliabile l’impiego della fiamma a pressione per meglio agire sui parassiti e sulle uova annidatisi nelle crepe.

Rientro passeggiate - Rientro attività venatorie

Al rientro dalla passeggiata con il cane, oppure, al rientro dall’attività venatoria, è sempre prudente controllare se qualche zecca si è inserita sui peli o sulla cute del nostro amico fedele. Se l’animale ha il pelo folto, basta massaggiare su tutto il corpo e, con la sensibilità dei polpastrelli, si può rilevare la presenza di una formazione solida che potrebbe essere il corpo di una zecca. E’ sufficiente trovare l’acaro una volta e poi si diventa “maestri”.


COME SI ASPORTANO LE ZECCHE
 Guanti - pinzette
Avere a che fare con le zecche costituisce sempre un fatto a rischio, per cui è prudente usare guanti e pinzette quando si tratta di manipolare il corpo del parassita specialmente nelle fasi di asportazione dalla cute.

 Batuffolo cotone

La zecca può essere allontanata dal corpo dell’animale ospite con un prodotto acaricida oppure cospargendo il parassita con etere, olio, benzina o gasolio. L’acaro, nella fase preagonica o nella fase di asfissia provocata dall’otturazione dei pori respiratori, retrae il rostro e può essere facilmente staccato.

Distruzione parassiti

Quando dalla cute si stacca una zecca sazia di sangue si è soliti schiacciarla con la scarpa o con qualche altro oggetto. Questa operazione comporta una dispersione nell’ambiente del sangue e degli eventuali agenti infettivi con tutti i rischi di contagio. Una volta che le zecche sono state asportate dalla cute dell’ospite, queste vanno distrutte con la fiamma.

 Disinfezione punto  infissione zecca

Il punto in cui era infissa la zecca rimane comunque una ferita aperta, già infetta da germi portati dalla zecca o facilmente infettabile successivamente. E’ sempre bene effettuare una buona disinfezione.

 Consultare il medico

Quando una persona viene punta da una zecca deve in ogni caso consultare il medico di famiglia perché esiste sempre il rischio che il parassita possa aver trasmesso delle malattie. Se a distanza di una settimana dalla puntura da parte del parassita compaiono mal di testa, dolori articolari e febbre, bisogna senza indugio procedere all’esame di laboratorio ed alla terapia specifica.
Premessa
Nelle stagioni primaverile-estive le zecche sono puntualmente presenti nelle nostre campagne, specie in prossimità delle aziende zootecniche. E’ peraltro in costante crescita il riscontro del parassita nei centri abitati, in considerazione del fatto che la popolazione canina è sempre in aumento, in particolare quella dei cani randagi.
La zecca piu pericolosa, dal punto di vista della trasmissione all’uomo delle connesse patologie, è quella che predilige il cane quale ospite d’elezione.
Nel territorio del centro della Sardegna si sono verificati in questi ultimi anni diversi casi di persone ricoverate in ospedale perchè colpite da rickettsiosi o forme allergiche conseguenti a puntura da zecca. La stampa locale ha altresì riportato alcuni casi di persone decedute, sempre per fatti legati a morso da zecca.
 

giovedì 3 giugno 2010

Igiene e pulizia: gli italiani bocciano i locali pubblici

Se salute e benessere sono ormai un binomio imprescindibile, la percezione della pulizia e dell’igiene degli italiani rispetto agli ambienti chiusi,  ad eccezione della propria casa, è appena sufficiente.
La questione diventa poi ancora più cruciale quando si parla di ospedali e case di cura, dove su 36.2 milioni di italiani che hanno frequentato ospedali e cliniche negli ultimi tre anni per varimotivi, ben il 52% esprime giudizi negativi.

Sono questi i risultati dell’indagine FIMAP, azienda veneta leader a livello internazionale nella produzione di macchine professionali per la pulizia di pavimenti, commissionata ad Astra Ricerche, che danno il via all’Osservatorio Permanente dell’igiene in Italia.
Un monitor periodico, che analizzerà l’importanza dell’igiene e della pulizia nei vissuti della popolazione, che l’azienda veneta intende promuovere con l’obiettivo di diffondere una cultura dell’igiene e del pulito e contribuire così al benessere e alla salute dell’opinione pubblica.

Il primo risultato tangibile dell’Osservatorio è stato quello di offrire un quadro esaustivo della percezione degli italiani sull’igiene e la puliziadegli ambienti che appartengono alla loro quotidianità e di quantificarlo in un indice, il Termometro Fimap, che va letto come un voto scolastico da 1/minimo a 10/massimo.

Ebbene, all’inizio del 2008 il Termometro Fimap segna un valore uguale a 6.3, pari ad una percezione collettiva della pulizia e dell’igiene appena sufficiente.
Il giudizio è buono per quel che concerne gli uffici privati (voto 7.5), gli alberghi, il proprioluogo di lavoro, i negozi (voto 7.4); su livelli discreti si attestano bar e ristoranti (voto medio 6.8), gli ospedali e gli ambulatori (voto 6.6); le scuole e i luoghi del divertimento (voto 6.5), gli uffici pubblici(voto 6.2).

Diversa e peggiore è la valutazione di fabbriche e magazzini, che arriva ad evidenziare una vera e propria indignazione soprattutto per i mezzi di trasporto pubblici, delle stazioni e dei gabinetti pubblici dove si scende a una media compresa tra il 5 e il 3.9.

La situazione diventa cruciale per gli ambienti legati al mondo della sanità e della salute pubblica: il 97%degli italiani ritiene che i nosocomi pubblici e privati dovrebbero curare al massimo l’igiene anche per non diffondere malattie. Dall’indagine emerge una chiara diseguaglianza tra le macroaree del Paese che spacca l’Italia in due: al Nord – tracciando una linea immaginaria tra Grosseto e Ascoli Piceno in su – le cose sembrano funzionare abbastanza bene, con un indice di insoddisfazione che non supera il 30%; nel Lazio e al Sud la situazione viene descritta come cattiva (nella regione della Capitale con un 40% diinsoddisfatti) o pessima al Sud, con il 42% di insoddisfatti o meglio infuriati.