lunedì 13 dicembre 2010
NATALE 2010: CONSIGLI UTILI IN CUCINA
Molte persone per il pranzo di Natale mangeranno pollo, tacchino, oca o anatra.
Punti principali da ricordare:- Essere sempre sicuro che il vostro piatto (pollo, tacchino, ecc.) sia ben cotto prima di servirlo- Tenere rigorosamente separata la carne cruda dai cibi pronti- Lavarsi sempre bene le mani, gli utensili e le superfici dopo aver manipolato le carni crude- Non riscaldarlo più di una volta
La Cottura:La superficie della carne deve essere bollente durante tutta la cottura facendo dei tagli nella parte più spessa, la carne non deve mai essere rosaSe quando la carne viene punta o pressata con la forchetta escono dei succhi, questi devono essere chiariE' molto importante organizzarsi in anticipo. Animali molto grandi possono impiegare diverse ore prima di essere completamente cottiCome indicazione generale, un tacchino sotto i 4.5 Kg, deve essere cotto per 45 minuti per chilo più 20 minuti; uno tra i 4.5 e i 6.5 kg, 40 minuti per chilo; per uno che pesa più di 6.5 Kg, 35 minuti per chilo a 180°C (a forno già caldo)
Potete provare anche il nostro calcolatore virtuale
Bisogna ricordarsi che alcuni forni, come quelli ventilati, sono in grado di cuocere il tacchino molto velocemente e, per questo, bisogna controllare il manuale di istruzione per valutare bene i tempi di cottura in base alla tipologia di forno che si ha a disposizione. La cosa principale è controllare sempre che la carne sia cotta prima di essere servita.I tempi di cottura indicati sopra e calcolabili più sotto sono basati sul tacchino non ripieno. E' meglio cucinare il ripieno prima di inserirlo; in questo modo il piatto cuocerà più facilmente e le pratiche di buona cottura potranno essere seguite in modo più accurato (dentro al tacchino il ripieno cuoce più lentamente). Bisogna ricordarsi che gli altri volatili, come l'anatra o l'oca, hanno bisogno di tempi di cottura diversi da quelli del tacchino. In un forno a gas a 200°C l'oca cuoce in 35 minuti per ogni chilo, una volta che il forno è stato preriscaldato.
L'anatra dovrebbe cuocere, invece in 45 minuti per chilo. Inoltre il forno dovrebbe essere riscaldato a una temperatura maggiore per l'anatra e per l'oca, rispetto che per il tacchino, in modo da sciogliere bene il grasso sotto la pelle. Questi tempi sono basati su volatili, non ripieni, cotti in forno preriscaldato e che sono nelle indicazioni. Assicurarsi che il pollame sia ben cotto prima di servirlo.
Dopo la cottura bisogna raffreddare, se necessario, il tacchino in non più di uno o due ore e bisogna coprirlo o metterlo in un contenitore sigillato e conservarlo in frigorifero, entro appunto uno o due ore. Assicurarsi sempre di tenere gli alimenti precotti, incluso il pollame, lontano dalla carne cruda.
Gli avanzi: E' molto importante tenere la carne e il pollame cotti in frigorifero; se è lasciata fuori a temperatura ambiente, possono crescere e moltiplicarsi i batteri patogeni. Per questo bisogna estrarre dal frigorifero solo la quantità che è immediatamente consumata e lasciare dentro il resto. Non bisogna lasciare un piatto di tacchino o di carne fredda fuori dal frigorifero tutto il giorno, come, per esempio, in un buffet; bisogna rimetterlo in frigorifero il primo possibile, idealmente entro un'ora. Se si stanno riscaldando gli avanzi di tacchino o di altri alimenti, bisogna sempre assicurarsi che siano ben caldi prima di mangiarli (vanno riscaldati al bollore) e non bisogna mai riscaldarli più di una volta.
Scongelare il tacchino: Se il tacchino è congelato, bisogna assicurarsi di scongelarlo prima di cucinarlo; se è già parzialmente scongelato, si raccomanda di tenerlo sul fuoco per un tempo sufficiente a farlo cuocere completamente. Infatti, quando s’inizia a cucinare bisogna assicurarsi che non ci siano cristalli di ghiaccio nella cavità dell'animale; si possono anche testare con una forchetta la parte spesse della carne per assicurarsi che non siano surgelate. Un tacchino si scongela in non meno di un paio di giorni (vedere, sotto, il tempo stimato). Quando s’inizia a scongelare il tacchino bisogna separarlo dalla propria confezione e metterlo in un piatto grande; questo per trattenere i liquidi che si liberano nel processo di scongelamento della carne. Rimuovere le interiora e il collo appena possibile in modo da velocizzare lo scongelamento. Le frattaglie sono carne cruda, per cui vanno cotte immediatamente o conservate in un contenitore sigillato in frigorifero prima di cucinarle. Bisogna inoltre lavarsi le mani completamente dopo aver maneggiato il tacchino crudo, le interiora o altra carne cruda. Possibilmente sarebbe meglio scongelare il tacchino in frigorifero.Versare i liquidi della carne durante lo scongelamento, in modo da evitare la diffusione dei batteri. Bisogna, però stare attenti a non far schizzare i liquidi sulle superfici, sui piatti, sui vestiti e su altri alimenti; e ricordare di lavarsi sempre le mani. Per decidere il tempo di scongelamento del tacchino, si può controllare sulla confezione; se non c'è nessuna indicazione per lo scongelamento si possono usare i seguenti tempi come guida per stabilire in quanto tempo scongelare il tacchino (ma bisogna ricordarsi di controllare che sia totalmente scongelato prima di cucinarlo):
In un frigorifero a 4° C, si può scongelare in un tempo tra 10 e 12 ore per chilo di animale; tenere presente però, che non tutti i frigoriferi hanno questa temperatura.In una stanza fredda a meno di 17,5° C, si può scongelare in un tempo tra 3 e 4 ore per chilo di animale; il tempo aumenta se la stanza è particolarmente fredda (pratica non raccomandata)
In una stanza con una temperatura di circa 20° C, si può scongelare in un tempo di circa 2 ore per chilo di animale (pratica non raccomandata)
Conservare gli alimenti a parte è molto importante tenere la carne cruda lontano dagli alimenti cotti e pronti per essere mangiati; questo perchè se il pollame o altra carne cruda toccasse questi alimenti diffonderebbe i batteri che contiene. Ricordarsi che i batteri possono diffondersi dalla carne e dal pollame anche attraverso le superfici di lavoro, i vestiti, i piatti e gli utensili.
In sintesi:- Tenere sempre il pollame crudo lontano dagli altri alimenti, in modo da bloccare la diffusione dei batteri.- Conservare il pollame nel fondo del frigoriferi in modo che non sgoccioli sugli altri alimenti.- Pulire spesso le superfici di lavoro, i taglieri, i piatti e gli utensili dopo che sono venuti a contatto con il pollame crudo. Lavarsi sempre le mani con acqua calda e sapone e asciugarle completamente, dopo aver manipolato il pollame crudo. Non usare mai lo stesso tagliere per la carne cruda e per gli alimenti già cotti senza prima averlo lavato completamente con acqua calda e sapone. (Se possibile usare un tagliere diverso per il pollame e per la carne cruda)Non lavare il tacchino o altro pollame, per non diffondere batteri sui piani di lavoro, sui piatti, e sugli altri alimenti. La cottura giusta uccide tutti i batteri, e quindi non c'è la necessità di lavare il pollame. Se lo si vuole fare, farlo con molta cura
mercoledì 17 novembre 2010
LA CIMICE DEI LETTI (Cimex lectularius)
Il rostro, proprio degli Emitteri, nelle cimici è trasformato in un pungiglione piuttosto breve esteso anteriormente al capo che a riposo si ripiega in una apposita scanalatura sotto il capo e la parte antero-ventrale del torace, rendendosi quasi invisibile. Il colore è traslucido marrone ferrugineo quando è digiuna, rosso mattone cupo quando è piena di sangue.
La femmina può misurare in lunghezza 6-8 mm . (il maschio è più piccolo).
Non è un insetto solitario ma tende a vivere in comunità miste di maschi, femmine e fasi immature, mai troppo distanti dai loro ospiti.
Le femmine dopo il pasto di sangue (dura dai 3 ai 5 minuti in media ma può protrarsi anche per 10 minuti e succhiare sangue pari a 7 volte il proprio peso) si ritirano nei propri nascondigli, digeriscono il pasto e depongono le uova (da 1 a 5 al giorno, in media 2-3, protette da un guscio molto resistente). In 2-3 mesi depongono 200-300 uova.
Le uova sono di colore grigio perlaceo cremoso, lunghe poco più di 1 mm . e larghe mezzo, munite di un piccolo opercolo al polo anteriore. In 6-9 giorni (in condizioni di temperatura ottimale, più a lungo se è più freddo) dalle uova si dischiudono le ninfe (sarebbero le cimici giovani) che si accrescono mediante 5 mute per diventare adulte in circa un mese.
Morfologicamente le ninfe sono molto simili agli adulti (sono versioni in miniatura dell’adulto) di colore però chiaro. Sia gli adulti, maschi e femmine, sia le fasi ninfali, si nutrono di sangue (ematofagi). La vita di un adulto dura in media 6-12 mesi.
Necessita di una temperatura piuttosto alta per compiere il proprio ciclo vitale e perciò si insedia nelle stanze che d’inverno vengono riscaldate e nei luoghi più tiepidi della casa.
La cimice dei letti parassita preferenzialmente l’uomo (antropoparassiti) ma in sua assenza può pungere anche animali domestici (cani -specie quelli giovani-, gatti) e non disdegna neppure roditori, conigli, pipistrelli e uccelli.
Diversamente dai pidocchi che hanno bisogno di temperatura costante e perciò stanno a contatto con la pelle o sui peli o sui vestiti, la cimice non vive sull’uomo e sui suoi vestiti; il contatto con l’uomo è limitato al tempo necessario per nutrirsi di sangue..
Riesce a sopravvivere anche a basse temperature ma in tal caso sospende la propria attività in attesa di condizioni termicamente favorevoli.
E’ molto sensibile alle alte temperature e muore dopo pochi minuti quando viene esposta al sole in una bella giornata estiva. Anche il freddo, specie se improvviso, può portare a morte l’insetto.
La puntura della cimice (con la quale inietta la propria saliva) non viene avvertita, diversamente dalla reazione cutanea seguente, costituita da papule molto pruriginose, che possono comparire anche dopo 9 giorni dalla puntura.
Si nutrono e si spostano di notte. Sono guidate dall’olfatto (non gradiscono l’odore di tutte le persone e quindi alcune sono preferite rispetto ad altre) e dalla temperatura del corpo del dormiente (temperature attorno ai 35°C ). Si arrampicano sui letti e si dirigono rapidamente (sono dei “fast runners”) dove la pelle è più sottile e meglio irrorata di sangue come i polsi, il collo, le caviglie, non disdegnando le spalle e il viso.
Se il letto non può essere scalato ( come ad esempio se i quattro piedi del letto fossero collocati in recipienti ripieni d’acqua), le cimici potrebbero scalare le pareti della stanza, e camminando all’ingiù sul soffitto, giunte sulla verticale della vittima, si lascerebbero cadere. Il sonno della vittima è un fattore favorente la cimice: se il paziente è sveglio e tiene la luce accesa, normalmente non pungono. Tuttavia in caso di digiuno prolungato, le cimici possono diventare più aggressive, pungendo anche in ambienti ben illuminati.
Il digiuno comunque è ben tollerato, anche per mesi.
Durante il giorno si rifugiano nei materassi, nelle giunture dei letti, nelle fessure e screpolature dei muri, in vari pertugi delle zone calde della casa, dietro il mobilio, sotto la carta da parati e gli arazzi, attorno agli stipiti delle finestre e delle porte,, dietro ai quadri ed ai posters, nei telefoni, nelle radio e negli orologi, ecc..
La camera infestata dalle cimice emana un odore disgustoso (dovuto alle secrezioni di alcune ghiandole dell’insetto che vengono veicolate all’esterno attraverso due orifizi alla basse delle anche del terzo paio di zampe); si possono anche osservare i suoi escrementi essiccati sulle lenzuola (gruppi di piccole macchie di colore nero o marrone).
La cimice dei letti non trasmette, in condizioni naturali, malattie anche se, essendo in grado di permettere lo sviluppo di alcuni parassiti, potrebbe potenzialmente trasmettere vari agenti infettivi.
Prevenzione:
La cimice dei letti non appare spontaneamente in casa. Inavvertitamente viene trasportata da un posto all’altro dalle persone.Ad esempio:
- le cimici potrebbero essere veicolate tramite i bagagli depositati in un hotel e poi riportati a casa.
- potrebbero essere introdotte in casa tramite il mobilio (vecchio).
Quindi
- se alloggiamo in hotel, diamo una occhiata alle condizioni della stanza in cui alloggiamo e non lasciamo le valige ai piedi del letto ma sull’ apposito mobilio.
- quando compriamo dei mobili vecchi, puliamoli e trattiamoli con insetticidi prima di portarli all’interno dell’appartamento.
Comunque, per quanto ci compete, è bene:
- eliminare i materassi.
- passare l’aspirapolvere sui divani, tappeti, battiscopa, testate e giunture del letto (buttando via il sacchetto al termine dell’operazione) .
- lavare con acqua calda (a temperature superiori ai 70°C ) le coperture dei divani e gli indumenti
lunedì 5 luglio 2010
Temperatura ideale in casa: come ci aiuta il climatizzatore
Il caldo eccessivo, oltre a rendere impossibile la benchè minima attività quotidiana, può causare problemi seri di salute come la diminuzione eccessiva della pressione e la disidratazione.
La parola d’ordine è quindi: CLIMATIZZARE.
Un impianto di climatizzazione multisplit è la soluzione ideale per rinfrescare e scaldare più locali, anche tutta l’abitazione. È costituito da più unità interne, in un numero che va da due a otto, collegate ad un’unità esterna che fa funzionare in modo separato gli elementi interni: ogni unità si attiva e si regola a piacere in modo indipendente rispetto alle altre.
Split interni e unità esterna sono collegati tra loro da sottili tubazioni per il circuito di gas refrigerante e dalle linee elettriche: queste possono venire incassate nelle pareti o essere racchiuse in apposite canaline per chi vuole evitare lavori di muratura.
L’unità esterna deve avere una potenza adeguata per supportare il funzionamento contemporaneo di tutti gli split interni; questi ultimi possono avere potenze diverse e vanno scelti in rapporto al volume da raffreddare, all’esposizione solare, al numero di finestre e ad altri fattori che un buon tecnico sa valutare con esperienza.
Per questo è buona regola affidarsi a ditte specializzate come la nostra in possesso di conoscenza specifica del prodotto che forniscono consulenze e preventivi gratuiti sul posto.
Solo questo può garantirti un prolungato e efficiente funzionamento dell’impianto, rendendo sufficiente come unica forma di manutenzione dei semplici controlli periodici.
Un occhio di riguardo alla TECNOLOGIA INVERTER: questa consente al compressore del climatizzatore di modulare la propria velocità e potenza in rapporto al funzionamento richiesto. Praticamente il climatizzatore porta l’ambiente alla temperatura desiderata e poi abbassa i 'giri' del motore al minimo mantenendo costante la temperatura e consumando il minimo indispensabile.
Per apparecchi tecnologicamente evoluti di questo genere, i cosidetti CLASSE A/A con gas ecologico R410A, si parla di consumi minimi di 150-200 Watt./h, paragonabili quindi a quelli di due-tre comuni lampadine.
In commercio si trovano apparecchi di ogni genere e prezzo: ma ATTENZIONE! I climatizzatori non sono assolutamente tutti uguali e a parità di potenza c’è il rischio di acquistarne uno che consuma 5 volte tanto rispetto ad un altro.
Un aspetto importante da non sottovalutare è il sistema di FILTRAZIONE dell’aria: i filtri infatti hanno il compito di trattenere le impurità contenute nell’aria neutralizzandole, eliminando allo stesso tempo i cattivi odori ed i batteri responsabili del cosidetto 'inquinamento casalingo' sempre più spesso responsabile di allergie e disturbi respiratori.
In questo modo l’aria risulta più respirabile e 'frizzante', simile a quella di montagna.
Assolutamente in primo piano la DEUMIDIFICAZIONE: se il livello di umidità è basso, l’organismo ha una più corretta sudorazione e non si avrà quella sensazione di caldo appiccicoso e di disidratazione anche della pelle.
Grazie all'esperienza acquisita con il passare degli anni oltre ad impianti 'domestici' siamo in grado di progettare ed eseguire impianti per uso commerciale, per il trattamento aria, costruzioni di canali per la climatizzazione, e tutto quanto necessario a raggiungere il cosiddetto 'benessere ambientale'.
Fondamentale è per noi curare allo stesso modo il post-vendita con manutenzioni mirate e solerti che soddisfano da sempre la nostra clientela.
Parlate con un installatore qualificato come noi per aumentare il vostro benessere e il valore della vostra abitazione.
martedì 22 giugno 2010
COSA SONO LE ZECCHE "UTILE DA SAPERE "
COSA SONO LE ZECCHE
DOVE SI TROVANO LE ZECCHE
QUANDO SI SVILUPPANO LE ZECCHE
CICLO EVOLUTIVO DELLE ZECCHE
PERICOLOSITA’ DELLE ZECCHE
PREVENZIONE E LOTTA ANTIPARASSITARIA
CURARSI DEL PROPRIO CANE
giovedì 3 giugno 2010
Igiene e pulizia: gli italiani bocciano i locali pubblici
La questione diventa poi ancora più cruciale quando si parla di ospedali e case di cura, dove su 36.2 milioni di italiani che hanno frequentato ospedali e cliniche negli ultimi tre anni per varimotivi, ben il 52% esprime giudizi negativi.
Sono questi i risultati dell’indagine FIMAP, azienda veneta leader a livello internazionale nella produzione di macchine professionali per la pulizia di pavimenti, commissionata ad Astra Ricerche, che danno il via all’Osservatorio Permanente dell’igiene in Italia.
Un monitor periodico, che analizzerà l’importanza dell’igiene e della pulizia nei vissuti della popolazione, che l’azienda veneta intende promuovere con l’obiettivo di diffondere una cultura dell’igiene e del pulito e contribuire così al benessere e alla salute dell’opinione pubblica.
Il primo risultato tangibile dell’Osservatorio è stato quello di offrire un quadro esaustivo della percezione degli italiani sull’igiene e la puliziadegli ambienti che appartengono alla loro quotidianità e di quantificarlo in un indice, il Termometro Fimap, che va letto come un voto scolastico da 1/minimo a 10/massimo.
Ebbene, all’inizio del 2008 il Termometro Fimap segna un valore uguale a 6.3, pari ad una percezione collettiva della pulizia e dell’igiene appena sufficiente.
Il giudizio è buono per quel che concerne gli uffici privati (voto 7.5), gli alberghi, il proprioluogo di lavoro, i negozi (voto 7.4); su livelli discreti si attestano bar e ristoranti (voto medio 6.8), gli ospedali e gli ambulatori (voto 6.6); le scuole e i luoghi del divertimento (voto 6.5), gli uffici pubblici(voto 6.2).
Diversa e peggiore è la valutazione di fabbriche e magazzini, che arriva ad evidenziare una vera e propria indignazione soprattutto per i mezzi di trasporto pubblici, delle stazioni e dei gabinetti pubblici dove si scende a una media compresa tra il 5 e il 3.9.
La situazione diventa cruciale per gli ambienti legati al mondo della sanità e della salute pubblica: il 97%degli italiani ritiene che i nosocomi pubblici e privati dovrebbero curare al massimo l’igiene anche per non diffondere malattie. Dall’indagine emerge una chiara diseguaglianza tra le macroaree del Paese che spacca l’Italia in due: al Nord – tracciando una linea immaginaria tra Grosseto e Ascoli Piceno in su – le cose sembrano funzionare abbastanza bene, con un indice di insoddisfazione che non supera il 30%; nel Lazio e al Sud la situazione viene descritta come cattiva (nella regione della Capitale con un 40% diinsoddisfatti) o pessima al Sud, con il 42% di insoddisfatti o meglio infuriati.
martedì 4 maggio 2010
Cos'è l'HACCP?
HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point) sta per "Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici, è un sistema di auto-controllo sui prodotti alimentari introdotto in Italia dal D.Lgs. 155/97. Lo scopo di tale sistema è garantire l'assolutà igienicità degli alimenti in tutte le fasi della lavorazione, conservazione, ecc. sino alla vendita agli utenti finali. Il D.Lgs 155/97 è entraro in vigore dal dicembre del 2000, e dal 1° gennaio 2006 sono entrati in vigore nuovi regolamenti da parte del Parlamento Europeo. Tali regolamenti prevedono espressamente nuovi e più efficaci controlli sull'igiene e la salubrità dei prodotti, nonché sull'applicazione di sistemi di auto-controllo aziendali.
Chi deve mettersi in regola con questa normativa?
Tutte le aziende che trattano o conservano alimenti. Il D.Lgs 155/97 definisce infatti come "industria alimentare": «ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che esercita una o più delle seguenti attività: la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita o la fornitura, compresa la somministrazione, di prodotti alimentari». Sono escluse solo le operazioni relative alla produzione primaria quali: raccolta dei prodotti, macellazione, mungitura.
Quali documenti devono essere realizzati e conservati?
Il Documento principale che deve essere realizzato è il Piano di Autocontrollo Aziendale. Tale Piano deve essere realizzato dopo un'attenta analisi delle lavorazioni effettuate su prodotti alimentari dell'azienda, deve prevedere i Punti Critici (punti di rischio) nelle diverse fasi di lavorazione e i Controlli operativi. Tale Piano, così strutturato deve essere applicato rigidamente e, se necessario aggiornato periodicamente.
Come si individua il Responsabile dell'Azienda?
Il Responsabile dell'Azienda è, in prima istanza, il Titolare della stessa ma può essere nominato un Responsabile cui è possibile delegare compiti e doveri derivanti dalla normativa.
Quali sono le sanzioni principali previste dalla normativa?
Sono previste sanzioni amministrative fino a 9200 € (18 milioni di lire). In caso di mancato rispetto della sanzione e delle prescrizioni dell'autorità sanitaria, sono previste sanzioni maggiori che prevedono anche la reclusione.
martedì 13 aprile 2010
Pulci disinfestazione e controllo
Le pulci appartengono all’ordine dei sifonatteri, questo termine indica che si tratta di insetti dotati, allo stadio adulto, di apparato boccale pungente-succhiante (sifon) e privi di ali (atteri).
Pertanto insetti ematofagi privi di ali i cui adulti necessitano del sangue dell’ospite per attuare la riproduzione. Gli ospiti sono individuati tra gli animali a sangue caldo.
Le pulci con cui l’uomo viene più diffusamente in contatto sono la pulce del gatto (Ctenocephalides felis) e la pulce del cane (Ctenocephalides canis). Meno frequenti la pulce dell’uomo (Pulex irritans) e la pulce del pollame (Echidenofaga gallinacea).
e pulci rivestono importanza medica e veterinaria per due motivi:
- irritazione cutanea a seguito della puntura;
- possibilità di fungere da vettore di importanti malattie.
Oltre alla trasmissione di agenti patogeni le pulci possono causare con le loro punture una dermatite allergica. E’ un malattia immunologica dovuta alla reazione nei confronti degli antigeni presenti nella saliva iniettata dalla pulce.
Lo sviluppo delle pulci : |
Lo sviluppo delle pulci è uno sviluppo completo con metamorfosi.
Uova : ovali di colore bianco perlaceo (0,5 mm di lunghezza). La femmina depone le uova sull’ospite; queste, non essendo adesive, rapidamente cadono a terra. I luoghi di maggiore concentrazione delle uova sono rappresentati da quelli ove l’animale trascorre la maggior parte del suo tempo (ad es. la cuccia). |
Larve : le larve delle pulci sono biancastre, di aspetto vermiforme ed ogni segmento del corpo ha un cerchio di fini peli. Alla dimensione massima la larva misura circa 5 mm. Queste vivono libere alimentandosi a scapito di frammenti di sostanza organica e sulle feci delle pulci adulte presenti nel loro ambiente. Hanno un comportamento di fototassi negativa (si allontanano dalla luce) e cercano di andare verso il basso. Ad esempio cercano di entrare nel folto dei tappeti o di rifugiarsi sotto frammenti organici. |
Pupa : la larva matura secerne della seta con cui crea un involucro in cui si trasforma in pupa. Al bozzolo aderiscono piccoli frammenti organici ed assume l’aspetto di piccolo pezzo di garza o di un piccolo pezzo di tessuto. |
Adulto : identifica il potenziale ospite in movimento e vi salta sopra grazie alla spinta permessa dalle zampe posteriori. Il ciclo completo si sviluppa in un periodo di tempo di circa 3-5 settimane. L’adulto, senza la possibilità di alimentarsi muore in circa 12 giorni. |
In presenza di ospiti le femmine possono vivere per più di tre mesi e produrre sino ad un massimo di 24 uova al giorno. La modalità con cui le pulci compiono il proprio ciclo biologico spiegano perché in una casa lasciata vuota per due settimane, i proprietari possono trovare un’infestazione da pulci poco tempo dopo essere rientrati in casa senza aver percepito, alla partenza, la presenza delle pulci.
giovedì 8 aprile 2010
NORMATIVA RISTORANTI
lunedì 29 marzo 2010
E' il momento delle pulizie di primavera
Il cambio di stagione è uno dei passi critici delle pulizie di primavera: ecco qualche consiglio:
Prima di cominciare, preparate giacche e cappotti per la tintoria e contateli per controllate se avete sacchi a sufficienzaper riporli. Iniziate poi il paziente lavaggio di tutti i capi di lana che sono stati usati anche solo una volta, delle coperte e delle trapunte; queste ultime lavate le voi solo se sono piccole, ma non mettete in lavatrice quelle matrimoniali perché potreste sfondare il cestello: ci penserà la tintoria.
Mentre la tintoria e la lavatrice lavorano, fate la raccolta dei giornali e dei quotidiani, il cui inchiostro è antitarme, e procuratevi il legno di cedro, reperibile in varie forme (trucioli, blocchi, carta per cassetti, attaccapanni), eccellente antitarme anch'esso.
Preparate poi dei sacchettini di stoffa a trama fitta con qualcuno o tutti i seguenti ingredienti:
- legno di cedro,
- lavanda essiccata
- tabacco da pipa,
- pepe in grani.
Disposti negli armadi. profumano e contribuiscono alla lotta contro i parassiti e gli insetti.
Adesso svuotate l'armadio operando una intelligente ma spietata cernita: molta gente vi sarà grata per il
maglione, la giacca o la camicia che nessuno mette da un paio d'anni e che occupa solo spazio prezioso.
Indossate un paio di guanti leggeri ma resistenti. preparate una soluzione di acqua tiepida e un prodotto detergente non schiumogeno di vostro gradimento scelto fra quelli che sono un po' disinfettanti. Lavate bene l'armadio dentro e fuori, lasciatelo aperto con le finestre spalancate per almeno mezza giornata, poi disponetevi dentro delle ciotoline piene di aceto caldissimo e chiudete con cura. Lasciate agire un'oretta almeno, poi stendete sul fondo di armadi e cassetti fogli di giornale e carta al cedro o blocchetti di legno di cedro.
Procedete ora a sistemare le cose estive, disponendo qua e là buste di borotalco nelle quali praticherete
dei minutissimi forellini. Passate agli indumenti invernali disponendo carta di giornale nei sacchi e usando attaccapanni di cedro sui quali accavallerete fogli di carta di giornale.
Distribuite sacchettini. saponette e borotalco a piacere. Per quanto riguarda imaglioni.disponete fogli di carta di cedro fra un maglione e l'altro e poi i sacchettini eccetera qua e là.
Chiudete con cura.
Sfoderate i divani e i cuscini e lavate il lavabile. Poiché sia le tende sia le fodere dei divani e dei cuscini hanno accumulato più polvere che sporcizia vera e propria, prima di procedere al lavaggio eseguite un risciacquo a freddo con poco detersivoe senza centrifuga; procedete poi con il lavaggio, ma leggero perché il risciacquo a freddo avrà eliminato la polvere.
Le parti di divano non sfoderabili vanno prima accuratamente ripassati con l'aspirapolvere o la spazzola elettrica, poi puliti con i prodotti per pulizip a secco a seconda del tipo di tessuto. Non dimenticate di lavare bene la struttura dei divani.
Almeno una volta l'anno i libri andrebbero tolti e spolverati e le librerie lavate e pulite con cura.
I libri si spolverano con una spazzola morbida: se hanno copertine plastificate passateci sopra uno straccio imbevuto di acqua e limone o aceto e ben strizzato e poi sciacquate con uno straccio imbevuto d'acqua e ben strizzato.
Sele copertine sono di pelle, sporcate uno straccio con un po' di lucido da scarpe di colore neutro e ripassate la copertina, poi lucidate con uno straccio di lana. Ricordate che i libri non amano né l'umidità né il secco eccessivi: se vedete macchie di muffa spostateli,se invece vedete molta polvere mettete vicino, una volta alla settimana, di notte, lo stendibiancheria carico: la biancheria, asciugandosi, rilascerà un po' di umidità, sufficiente a evitare l'eccesso di secchezza.
passiamo a scarpe e borse:
Fate tutto quello che àvete fatto con l'armadio, cernita compresa, escluso ovviamente iltrattamento antitarme, e
in più fissate sulle antine o sotto i ripiani quei deodoranti per ambienti che annulleranno gli odori non sempre gradevoli di questi mobili. Le scarpe vanno riposte ben pulite e avvolte in carta velina o panno. Le borse di pelle vanno pulitecome le scarpe e quelle di plastica vanno lavate con un detersivo leggero, del tipo per lavare la lana o la seta. Le borse vanno poi riempite di carta e riposte in sacchetti di stoffa.
mercoledì 24 febbraio 2010
Come fare la programmazione quotidiana, settimanale e mensile delle pulizie domestiche
Il calendario delle attività:
Ogni sera:
1. Controllare gli zaini dei bambini e verificare che non dimentichino nulla di quanto richiesto dalla scuola. Di solito le scuole forniscono ad inizio anno un calendario settimanale delle attività svolte. Quindi voi già sapete che il mercoledì per esempio, i bambini sono tenuti ad indossare la tuta per le attività sportive. Perchè controllare la sera prima? Per evitare, la mattina successiva, quando l’esigenza di uscire di casa per tempo si fà più pressante, di accorgersi che la tuta non è stirata, piuttosto che di accorgersi che non sono stati acquistati i fogli da disegno richiesti dalla scuola.
2. Preparare la borsa di lavoro con i documenti e gli effetti personali.
3. Preparare i cestini per i componenti della famiglia che non mangiano a casa per il pranzo.
4. Programmare i pasti per il giorno dopo. Avviare alcune attività (es. mettere ammollo i legumi, scongelare la carne, etc.).
Ogni mattina prima di andare al lavoro:
In tutta la casa:
1. Svuotare le ceneriere. L’ideale sarebbe non fumare in casa, anzi non fumare proprio. Se proprio non si riesce a rispettare questa prioritaria regola per salvaguardare la propria salute e quella degli abitanti della casa, è necessario allora svuotare sistematicamente, anche più volte al giorno, le ceneriere per evitare cattivi odori e ristagni.
2. Aprire le finestre per arieggiare gli ambienti.
3. Spazzare.
4. Battere i tappeti: è importante per prevenire le allergie.
5. Rassettare i letti.
6. Svuotare secchi e cestini dell’immondizia. Possibilmente disinfettarli.
In bagno:
1. Pulire sia i sanitari che il pavimento: il bagno è l’ambiente della casa di cui ci si deve prendere cura quotidianamente.
2. Usare prodotti specifici, creme che non graffino, evitare quindi prodotti e spugne troppo abrasive che possano rovinare lo smalto dei sanitari.
3. Limitare l’utilizzo dell’anticalcare ad un giorno a settimana o, se non è proprio possibile, usarlo a giorni alterni.
4. Durante il corso della giornata è possibile rinnovare l’igiene di lavandini e WC passando dell’alcool con un panno in microfibra. Alternative ecologiche ai prodotti chimici specifici sono l’aceto ed il bicarbonato. Il primo è consigliabile come anticalcare. Il secondo è consigliabile anche per pulire spazzole, spazzolini e pettini. Controllare gli asciugamani, cambiarli con la cadenza richiesta dal loro effettivo utilizzo.
In cucina:
1. Svuotare la lavastoviglie e caricarne una nuova con le tazze e le posate utilizzate per la colazione. Per favorire il risparmio energetico, avviare la lavastoviglie solo quando completamente piena.
2. Avviare a raccolta differenziata gli avanzi della cena, le lattine di bibite, le bottiglie di plastica e ogni rifiuto della cucina.
3. Svuotare e disinfettare il secchio della spazzatura.
Una volta ogni settimana:
In tutta la casa:
1. Pulire i vetri delle porte e delle finestre, gli specchi. Si può utilizzare una soluzione di acqua calda e poche gocce di detersivo per stoviglie e poi asciugare con la carta di giornale: veloce ed economico, non lascia aloni.
2. Spolverare utilizzando un panno tradizionale oppure una manopola in microfibra. Utilizzare, se si vuole, uno spray antistatico per lucidare e proteggere il legno.
3. Effettuare un lavaggio generale dei pavimenti in tutta la casa anche se durante la settimana è stato già effettuato. Se si vuole accelerare il tempo di asciugatura del pavimento, nel secchio dell’ultimo risciacquo aggiungere l’alcool che evaporando permette una rapida asciugatura.
4. Smontare i cuscini del divano, spolverare e liberare da piccoli oggetti caduti alla rinfusa dietro i cuscini (es. monetine, accendini,etc).
5. Spolverare i caloriferi con uno scovolino.
6. Raccogliere i caricabatterie (cellulari, consolle, macchinette fotografiche, etc) e riporli in un cassetto.
7. Controllare fatture e bollette da pagare.
8. Pulire e spolverare schermi di Tv e computer con un panno elettrostatico
In Bagno:
1. Passare l’anticalcare sulle piastrelle e nel box doccia.
2. Disinfettare spazzolini, spazzole, tagliaunghie, limette ed ogni altro oggetto che entra in contatto con la pelle e gli annessi cutanei.
3. Cambiare asciugamani ed accappatoi.
In Cucina:
1. Passare l’anticalcare sulle piastrelle e sul lavandino di acciaio.
2. Riordinare le dispense della pasta e dei biscotti.
3. Pulire il frigorifero. Non è necessario acquistare detergenti specifici molto cari: basta acqua calda ed aceto. Tenere nel frigo una ciotolina con bicarbonato: servirà ad assorbire gli odori e sostituire col bicarbonato fresco ogni settimana.
4. Pulire i fornelli con prodotti specifici. Se molto sporchi fateli rimanere in bagno per molte ore in una soluzione di detersivo diluita con acqua calda.
5. Controllare i cestini della frutta e rimuovere frutta ammuffita e foglie secche.
In Camera da letto:
1. Cambiare le lenzuola, verificare le coperte, eseguire lavori di piccolo rammendo.
2. Spazzare sotto i comodini. Spostare mobili leggeri e spazzare.
3. Riordinare il cassetto della biancheria e dividere gli slip, le magliette, le calze.
4. Riordinare gli armadi piegando gli abiti.
5. Liberare sedie e poltrone dagli abiti e riporli nell’armadio.
6. Liberare il pavimento da scarpe e riporre nella scarpiera.
Una volta al mese:
In Tutta la casa:
1. Lucidare le maniglie delle porte e delle finestre. Se sono di ottone, usare un prodotto specifico (in commercio anche nei supermercati) ed un panno morbido che non graffi.
2. Nutrire i mobili di legno, soprattutto quelli di antiquariato, con un prodotto specifico a base di cera d’api ed oli vegetali.
3. Lucidare le cornici e gli altri oggetti d’argento con prodotti specifici.Un’alternativa economica è l’utilizzo della pasta dentifricia o del bicarbonato.Nel Soggiorno/Bagno/Studi
4. Raccogliere le riviste che sono state già lette e avviarle alla raccolta differenziata della carta. Prima di buttarle via controllate che non vi abbiate lasciato dentro foglietti o appunti, nè che non vi siano articoli che devono essere conservati. Una soluzione ideale, per prolungare la vita alle riviste ed ai giornali, sarebbe quella di regalarle all’amica che ha il centro estetico o allo zio dentista: in sostanza a coloro che svolgono attività in cui sia prevista una sala d’attesa con dei clienti.
5. Riordinare Cd e Dvd rimettendoli nelle loro custodie.
6. Raccogliere in un classificatore le ricevute di pagamento di bollette e fatture.
7. Pulire i telecomandi con alcool per rimuovere tracce di unto.
8. Pulire gli infissi, sia di legno che di alluminio.
In Cucina:
1. Riordinare il cassetto della biancheria e dividere le tovaglie, le bavette, i canovacci, i grembiuli, i tovaglioli.
2. Controllare il filtro della lavastoviglie.
3. Usare le tabs anticalcare per lavastoviglie, macchinetta espresso del caffè,sterilizzatrice dei biberon, secondo le indicazioni del produttore.
4. Sgrassare l’ampolla dell’olio.
5. Controllare le dispense e buttare via gli alimenti scaduti.
In camera da letto:
1. Battere i materassi e i cuscini.
2. Cambiare i coprirete.
3. Cambiare le coperte.
4. Pulire a fondo nei cassetti e sui ripiani.